Auto elettriche tra vantaggi e svantaggi guardando al 2035

Il Consiglio europeo ha deciso: dal 2035 stop all’immatricolazione di auto elettriche con motore a benzina o diesel. L’Italia e tutti i Paesi dell’Ue hanno tempo 12 anni per mitigare gli svantaggi connessi all’elettrico e godere dei vantaggi in termini ambientali

Di Arianna De Felice

Dizionario della Sostenibilità - Pubblicato il 27-03-2023

In ottica di un futuro più green, diventa fondamentale utilizzare le fonti di energia rinnovabile in ogni campo. Questo vale ovviamente anche quando si parla dei mezzi utili per gli spostamenti quotidiani.

In prima linea le auto elettriche che utilizzano l'energia per ricaricarsi e per permettere alle persone di spostarsi senza l'utilizzo dei combustibili. Alla base del funzionamento delle auto elettriche, infatti, vi sono una o più batterie agli ioni di litio che, una volta ricaricate, consentono la messa in moto del veicolo. Esistono diverse tipologie di veicoli elettrici: quelli con propulsione esclusivamente elettrica (BEV), gli ibridi plug-in (PHEV) che hanno la possibilità di ricarica esterna e gli ibridi (HEV) senza ricarica.

La mobilità elettrica non è però solo limitata al settore auto, contemplando anche i mezzi a due ruote come le e-bike, le moto elettriche e il monopattino. Ma andiamo per ordine e vediamo prima quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei veicoli elettrici.

Vantaggi e svantaggi dell’elettrico

Le auto elettriche hanno un alto numero di vantaggi, primo fra tutti, ovviamente, l’essere altamente sostenibili rispetto alle auto a motore a scoppio sia per l’abbattimento della CO2 che viene dispersa nell’ambiente con i mezzi a motore sia per il rumore acustico che, nel caso dei veicoli elettrici, è assente. Questo fa sì che il mercato dell’e-mobility sia decisamente spinto dai governi e non solo dando a chi sceglie questo tipo di veicoli numerosi vantaggi come l’esenzione del bollo, coperture assicurative scontate, l’accesso alle zone a traffico limitato e la possibilità di parcheggiare sulle strisce blu gratuitamente.

A fronte di questi pro, tuttavia figurano anche alcuni contro. Il più importante riguarda proprio l’energia che viene utilizzata per la ricarica. Se di sostenibilità si parla, l’auto, infatti, bisognerebbe essere certi che la ricarica avvenga da fonti di energia rinnovabile come quella solare, per esempio. In caso contrario questo potrebbe portare più danni che benefici.

Tra gli altri contro da tenere presente vi sono: i tempi legati alla ricarica ancora oggi troppo lunghi; la mancanza di un’adeguata rete di colonnine per la ricarica; la produzione e lo smaltimento delle batterie al litio; e anche naturalmente i costi industriali e del lavoro. 

Il mercato dell’elettrico a due ruote

Sebbene il mercato delle auto elettriche sia certamente il segmento di mobilità sostenibile più sviluppato, negli ultimi anni stanno prendendo piede anche altre alternative a due ruote. Proprio come le auto, anche le moto stanno virando verso l’elettrico dotandosi di una batteria agli ioni di litio che alimenta il motore e che permette al mezzo di muoversi.

Il motore elettrico è entrato anche nel mercato delle biciclette. Se prima esistevano le bici a pedalata assistita, ora ecco le e-bike che, grazie all’elettricità, permettono di affrontare anche le salite più difficili col minimo sforzo. Un mezzo che è stato particolarmente apprezzato tanto da superare i 5 milioni di unità vendute nel 2021 in Europa con un +12% rispetto al 2020. 

Infine, negli anni della pandemia, un particolare mezzo ha preso sempre più piede anche nel mercato dei motori elettrici. Si tratta del monopattino che, una volta dato il primo slancio di partenza, si muove solamente attraverso l’energia elettrica.

Elettrico: a che punto siamo in Europa?

Guardando ai dati delle auto elettriche, i più recenti, rilasciati a febbraio 2023, riportano risultati positivi in tutta l'Unione europea. 

Stando all’ultimo report di Acea, infatti, febbraio ha raggiunto le 97.300 immatricolazioni il che vuol dire una crescita del 12,1% rispetto a gennaio e del 39,7% sullo stesso periodo del 2022. La crescita comprende tutti gli stati europei o quasi. L'Olanda è quello che cresce di più con +88,9% seguita da Francia (+45,7%) e Germania (+14,7%). Segno meno, invece per la Repubblica Ceca (-3,2%) e la Slovacchia (-28,2%).

E in questo scenario dove si colloca l'Italia? Il Belpaese ottiene anche lui un segno positivo ma che, se confrontato con il resto dell'Ue, sembra davvero irrisorio. Il market share italiano, infatti, si ferma a 3,7%. Il dato è comunque in rialzo sia rispetto a gennaio 2023 (2,6%) sia rispetto a febbraio 2022 (2,8%). Parlando del numero di immatricolazioni, l'Italia ne conta 4.859 a febbraio 2023, pari a +54% rispetto al 2022.

Il mercato dei veicoli elettrici ibridi, invece, è aumentato del 22,3% in Europa e a sostenerlo sono state soprattutto Spagna (+31,8%), Francia (+24,6%), Germania (+24,2%) e Italia (+23,9%).

Auto elettriche 2035

Ormai è deciso. Tra 12 anni i Paesi aderenti all’Ue non potranno più immatricolare auto a benzina o diesel. Dopo aver incassato uno stop alla proposta sollevato in prima linea dall’Italia, che si è poi astenuta al voto finale, i ministri europei dell'Energia hanno ratificato a maggioranza il regolamento sullo stop ai motori termici alimentati a benzina e diesel nel 2035. Favorevole la Germania, dopo l'intesa sull'utilizzo futuro degli e-fuels raggiunta con la Commissione europea: dal 2035 potranno essere immatricolati auto e furgoni nuovi funzionanti con motori a scoppio se alimentati da carburanti neutri in termini di emissioni. Ciò infatti non vale per le biomasse che non consentono davvero il raggiungimento dell'obbiettivo zero emissioni. C’è comunque chi nell’attesa della decisione dell’Ue si è portata avanti, come Mitsubishi Motors che ha già dichiarato che dal 2035 venderà solo auto elettriche.




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