Economia circolare: cos'è e storia di questo modello di produzione

Definizione di economia circolare e le più importanti correnti di pensiero: dalla Cradle to cradle alla blue economy

Di Redazione

Dizionario della Sostenibilità - Pubblicato il 14-03-2022

Definizione di economia circolare e le più importanti correnti di pensiero: dalla Cradle to cradle alla blue economy.

Quando si parla di economia circolare, molti non ne conoscono bene la definizione. Cerchiamo di capirci qualcosa in più. Con il termine economia circolare s’intende un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

Utilizzare fonti energetiche e materiali rinnovabili sono i pilastri dell’economia circolare, utili per la sostenibilità del Pianeta che rappresenta per le imprese una straordinaria opportunità per l’innovazione, creando un valore aggiunto per l’ecosistema.

Il concetto di economia circolare, quindi, è un vero e proprio stile di vita. Non si può collocare a un determinato periodo storico o a un autore. Però, alla fine degli anni ‘70, in concomitanza con i moderni sistemi economici e i processi industriali, alcuni leader hanno sviluppato delle scuole di pensiero.

Michael Braungart e Bill McDonough hanno progettato insieme la filosofia progettuale del “Cradle to Cradle”: questa idea considera tutti i materiali coinvolti nei processi industriali e commerciali come nutrienti. Cradle to Cradle è importante perchè i componenti del prodotto possono essere progettati per il recupero e il riutilizzo come nutrienti biologici e tecnici.

L’architetto e analista industriale, Walter Stahel ha studiato all’approccio “closed loop”, che si riferisce al fatto che la catena ha lo scopo di mantenere e recuperare valore dai prodotti inutilizzati, contribuendo a creare il minor numero di rifiuti possibile.

Janine Benyus parla di economia circolare come una nuova disciplina che studia le migliori idee della natura e poi imita questi progetti e processi per risolvere i problemi umani. Tutto ciò prende il nome di “biomimetica”. La natura al centro di tutto.

Le scuole di pensiero sulla circular economy

Tra le altre scuole di pensiero circa l’economia circolare troviamo l’”ecologia industriale”, altro non è che lo studio dei flussi materiali e di energia attraverso i sistemi industriali. Quest’ultima trova i processi di produzione conformi con i vincoli ecologici locali.

Il “capitalismo naturale” si riferisce in maniera esclusiva ai beni naturali, quali possono essere il suolo, l’aria, acqua e tutti gli esseri viventi.Vi è poi il movimento della “blue economy” che riunisce casi studio concreti e si basa sull’innovazione tecnologica e il riuso delle risorse presenti attraverso lo svilippo di principi fisci.

Negli Stati Uniti, John T. Lyle ha iniziato a sviluppare delle idee riguardo al “design rigenerativo”. Con questa scuola di pensiero si studiano dei processi che ripristinano, rinnovano o rivitalizzano le proprie fonti di energia e materiali. La progettazione rigenerativa può anche riferirsi al processo di progettazione di sistemi come giustizia riparativa, ricostituire e agricoltura generativa.


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