Corporate Sustainability Due Diligence Directive: c’è l’ok definitivo del Consiglio UE

Il Consiglio europeo ha definitivamente approvato la direttiva CSDDD, che presto verrà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale

Di Arianna De Felice

Normative - Pubblicato il 27-05-2024

Era il 23 febbraio 2022 quando per la prima volta la Commissione decise di presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una direttiva inerente il dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. Oggi, dopo più di due anni, la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD o CS3D) si prepara ad entrare in vigore ufficialmente. In questi giorni, infatti, il Consiglio europeo ha adottato formalmente la direttiva chiudendo così l'ultima tappa del processo decisionale.

Corporate Sustainability Due Diligence Directive, l'approvazione del Consiglio Ue

Dopo l'approvazione del Parlamento della CSDDD avvenuta a fine aprile, ora la direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence ha ottenuto l'ok definitivo anche dal Consiglio europeo. Entra così in vigore la normativa che introduce obblighi per le imprese di grandi dimensioni per quanto riguarda gli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e sulla protezione dell'ambiente. Va ricordato, inoltre, che le norme non riguardano solo le attività delle imprese ma anche quelle delle loro filiazioni e dei loro partner commerciali.

"Le imprese di grandi dimensioni devono assumersi le proprie responsabilità nella transizione verso un'economia più verde e maggiore giustizia sociale. La direttiva relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità ci permetterà di sanzionare chi viola i propri obblighi. Si tratta di un passo concreto e significativo verso un ambiente in cui vivere migliore per tutti", ha commentato a margine dell'approvazione della normativa Pierre-Yves Dermagne, vice primo ministro e ministro dell'Economia e del lavoro belga.

A questo punto la direttiva CSDDD sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Gli Stati membri disporranno di due anni per attuare le norme e le procedure amministrative al fine di conformarsi a detto testo giuridico.

A quali aziende si applica la CSDDD e termini

La Corporate Sustainability Due Diligence Directive si applicherà alle imprese che contano oltre 1000 dipendenti e oltre 450 milioni di euro di fatturato, e le loro attività, da quelle di produzione di beni o fornitura di servizi a monte a quelle di distribuzione, trasporto o immagazzinamento di prodotti a valle. Tali imprese dovranno dunque preoccuparsi di attuare un sistema basato sul rischio per monitorare, prevenire o riparare le violazioni dei diritti umani o i danni ambientali individuati dalla direttiva sia all'interno dell'azienda che lungo tutta la loro catena di attività. 

Così come per la CSRD, anche la CS3D verrà applicata gradualmente secondo un calendario ben preciso. Le prime che dovranno applicarla entro tre anni dall'entrata in vigore saranno le imprese con oltre 5000 dipendenti e 1500 milioni di euro di fatturato. Dall'anno successivo dovranno applicarla anche le imprese con oltre 3000 dipendenti e 900 milioni di euro di fatturato. Le ultime ad applicare la Corporate sustainability due diligence, a cinque anni dall'entrata in vigore, saranno le aziende che contano oltre 1000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato.

Dopo tali date se dovesse essere individuata una violazione della normativa, le imprese potranno essere ritenute responsabili dei danni causati e dovranno provvedere al pieno risarcimento.


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