L’implementazione dell’economia circolare nelle aziende: la gestione sostenibile delle risorse umane

L’implementazione di pratiche sostenibili e dell'economia circolare è una sfida sia per la ricerca che per i diretti operanti nell’ambito HR

Di Redazione

Strategie ESG - Pubblicato il 22-02-2022

L’implementazione di pratiche sostenibili e dell'economia circolare è una sfida sia per la ricerca che per i diretti operanti nell’ambito HR.

Quando parliamo di economia circolare, oltre che di un modello di crescita per le aziende che si differenzia da quello tradizionale di economia lineare, stiamo descrivendo un sistema che ha un impatto strategico anche nella funzione aziendale della gestione delle risorse umane.

Su questo aspetto si sono concentrati gli studi di Giorgia Masconale, Dottoressa in Scienze economiche e aziendali presso l’Università degli studi di Padova, coadiuvata dal Professore Paolo Gubitta.

I due accademici hanno approfondito la natura del ruolo ricoperto dall’economia circolare per lo sviluppo sostenibile e per il raggiungimento di un vantaggio competitivo e sono giunti a differenti conclusioni.

In particolare, i risultati più sorprendenti sono stati raggiunti nell’ambito della funzione aziendale della gestione delle risorse umane:

“Dal punto di vista organizzativo del capitale umano, la strategia di sostenibilità è il saper definire, nell’orizzonte a breve ma anche in quello di lungo periodo, il mix di competenze, di diversità, di engagement, di capitale sociale e intellettuale dell'azienda per tutte le popolazioni necessario allo sviluppo durevole. “

Grazie a tale prospettiva è possibile includere, in ogni contesto organizzativo, una gestione delle risorse umane incentrata su processi che assicurano e studiano il vantaggio competitivo dell'organizzazione.

Masconale e Gubitta parlano di economia circolare e sostenibilità nell’ottica dell’agevolazione di una cultura innovativa, di una leadership reattiva, di una comunicazione trasparente e di una struttura flessibile.

Ogni funzione della realtà organizzativa, infatti, potrebbe contribuire concretamente al raggiungimento degli obiettivi sostenibili preposti.

Nello studio si parla dei vantaggi derivanti dal ruolo della funzione HR, responsabile dello snodo in cui l’organizzazione incontra le persone e di conseguenza il tessuto sociale. Un punto focale è, inoltre, quello che pone la funzione della gestione delle risorse umane a presidio del campo del cambiamento e dello sviluppo e della diffusione di una nuova cultura della responsabilità.

“Funzioni tradizionali acquistano nuova vitalità reinterpretate in chiave di sviluppo sostenibile e diventano i fattori discriminanti nella trasformazione delle organizzazioni in responsible organization: organismi adeguati al mondo che cambia, in grado di assicurare la propria durevolezza e con essa nuove occasioni di competitività.”

Masconale e Gubitta parlano del responsabile HR come di una guida che affianca le mutazioni che si verificheranno e riferimento dei vertici verso un’evoluzione sostenibile, attraverso interventi concreti che fanno leva anche su ruoli, processi, responsabilità e strumenti di gestione e sviluppo.

L’implementazione di pratiche sostenibili è, quindi, una sfida aperta sia per la ricerca che per i diretti operanti nell’ambito HR.


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