Il mercato delle energie pulite, trainate dal fotovoltaico, nel 2023 ha segnato una svolta: per la prima volta gli investimenti globali nel settore hanno, infatti, superato quelli del petrolio. A confermarlo sono i dati dell'ultimo rapporto World Energy Investment 2023 redatto dall'Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA).
Gli investimenti in energia pulita, dal fotovoltaico ai veicoli elettrici
Circa 2,8 trilioni di dollari dovrebbero essere investiti a livello globale nell'energia nel 2023, di cui oltre 1,7 trilioni di dollari dovrebbero essere destinati a tecnologie pulite, tra cui energie rinnovabili, veicoli elettrici, energia nucleare, reti, stoccaggio, combustibili a basse emissioni, miglioramenti dell'efficienza e pompe di calore. Il rimanente, invece, andrà a carbone, gas e petrolio.
“L'energia pulita si sta muovendo velocemente, più velocemente di quanto molte persone credano. Ciò è evidente nelle tendenze degli investimenti, in cui le tecnologie pulite si stanno allontanando dai combustibili fossili", ha affermato il direttore esecutivo dell'AIE Fatih Birol. “Per ogni dollaro investito in combustibili fossili, circa 1,7 dollari ora vanno in energia pulita. Cinque anni fa, questo rapporto era uno a uno. Un esempio lampante è l'investimento nel solare, che è destinato a superare per la prima volta la quantità di investimenti destinati alla produzione di petrolio".
A trainare gli investimenti nell'energia pulita, secondo i dati di IEA, è proprio il fotovoltaico con oltre 1 miliardo di dollari al giorno che andrà in investimenti solari (circa 380 miliardi di dollari per l'intero anno), pari al 58% degli investimenti rinnovabili. In generale, le tecnologie elettriche a basse emissioni rappresenteranno circa il 90% degli investimenti del settore. A vivere una seconda epoca d'oro saranno anche le auto elettriche che, dopo il boom del 2022, anche per quest'anno continueranno la loro corsa seguite dalle pompe di calore che, secondo le stime, registreranno ancora tassi di crescita a doppia cifra.
Le motivazioni del cambio di rotta e il rovescio della medaglia
La principale motivazione che ha portato a un aumento così deciso degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili, e in particolare del fotovoltaico, è la situazione volatile dei prezzi dei combustili fossili che, specie dal conflitto Russia - Ucraina ha sollevato diverse preoccupazioni sul tema della sicurezza energetica. Un ruolo importante poi, è stato giocato anche dal rafforzamento del sostegno politico attraverso azioni importanti come l'Inflation Reduction Act degli Stati Uniti e le iniziative in Europa, Giappone e Cina.
Di contro, però, restano anche luoghi nei quali le energie pulite non riescono a decollare. Si tratta perlopiù di paesi in via di sviluppo dove gli investimenti restano ancora frenati da numerosi fattori quali tassi di interesse più elevati, quadri politici e schemi di mercato poco chiari, infrastrutture di rete deboli, servizi pubblici in difficoltà finanziarie e un costo elevato del capitale.
Sebbene dunque vi siano segnali in aumento per investimenti nel solare in India e in generale nelle energie rinnovabili in Brasile e in alcune parti del Medio Oriente (come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Oman), resta ancora molto da fare per guidare gli investimenti nelle economie a basso reddito.
Il rapporto
Il World Energy Investment 2023 viene stilato ogni anno dall'Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). Lo scopo è quello di monitorare i flussi globali di capitale nel settore energetico ed esaminare come gli investitori stanno valutando i rischi e le opportunità in tutte le aree della fornitura di carburante ed elettricità, minerali critici, efficienza, ricerca e sviluppo e finanza energetica.
L'edizione 2023, nello specifico, si concentra sul totale degli investimenti avvenuti nel 2022 e una lettura iniziale dell'anno ancora in corso.