Pubblicato in Gazzetta il Decreto Energia, che diventa legge

Il 7 febbraio la legge n° 11 del 2 febbraio 2024, meglio nota come Decreto Energia, è diventata legge. Ecco le novità

Di Arianna De Felice

Normative - Pubblicato il 08-02-2024

Finalmente il Decreto Energia è diventato legge. Dopo essere stata approvata dalla Camera lo scorso 26 gennaio, il 7 febbraio è stata pubblica in Gazzetta Ufficiale la legge n° 11 del 2 febbraio 2024. Il testo ha infatti ricevuto il via libera definitivo dal Senato che, dopo aver apportato alcune modifiche, l'ha approvato con 97 voti a favore, 74 contrari e 2 astenuti.

Numerosi sono gli argomenti trattati nel testo come si legge nella stessa descrizione parlamentare che recita: "decreto legge recante disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”.

“Con la conversione in legge del Decreto Energia, oggi l’Italia è più forte nelle sfide climatiche”. Lo dichiara il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto. “Il provvedimento accompagna le imprese nel loro percorso di decarbonizzazione, sviluppando tante filiere di energia rinnovabile che possono aiutarci al raggiungimento dei nostri obiettivi delineati dal PNIEC. Poniamo inoltre attenzione a questioni ambientali cogenti, come quelle relative alla gestione dei rifiuti, alla depurazione delle acque reflue, alla determinazione del deposito per i rifiuti radioattivi. Il Parlamento, che ringrazio, ha migliorato il testo. Un bel segnale per il Paese che presiede il G7 e che ha messo la crescita attraverso la sostenibilità al centro della propria azione”.

Le nuove misure del Decreto Energia

Il provvedimento contiene, tra gli altri, misure per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione come il gas e l’electricity release per le aziende gasivore ed energivore, azioni per lo sviluppo di filiere delle rinnovabili tra cui la geotermia e l’eolico off-shore, interventi per un passaggio informato e senza criticità tecniche alla maggior tutela per i clienti del mercato elettrico.
Il testo accelera anche la ricostruzione nelle aree che sono state oggetto delle recenti alluvioni e nel sisma del marzo scorso in Umbria, oltre a intervenire su alcune questioni territoriali, quali la possibilità di autocandidature per ospitare il Deposito Unico dei rifiuti radioattivi e il rafforzamento dei poteri al Commissario per la Depurazione.

Per capire più nel dettaglio cosa riguardano le nuove misure ecco una breve estratto dalla sintesi dell’Ansa.

Per quanto riguarda le rinnovabili scompare il contributo dovuto dai titolari dell'impianto per la produzione e viene previsto un meccanismo di aste per incentivarle con la stipula di contratti per differenza a due vie di durata pluriennale tra il Gse e gli operatori selezionati e la possibilità di partecipare alle aste per gli incentivi anche per tutti gli impianti fotovoltaici in area agricola.
Per il settore eolico il dl estende al tutto il territorio nazionale la possibilità di individuare porti dove costruire piattaforme per l'eolico galleggiante. La norma riguarda anche le aree che confinano alle zone in uscita (phaseout) dal carbone, ovvero Civitavecchia. Per il settore geotermico, invece, il decreto consente la coltivazione delle risorse geotermiche per uso geotermoelettrico anche in aree termalis, garantendo però il mantenimento delle caratteristiche delle acque.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, viene nominato Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti. Prevista una dotazione di 800 milioni. Inoltre il Decreto Legge aumenta a 90 giorni i tempi che gli enti locali hanno per presentare a Sogin un'autocandidatura per ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.

In ultimo, per quanto riguarda il tema degli indennizzi, l'agricoltura e le aziende toscane colpite dalle alluvioni nel 2023 oltre alle misure di ristoro per i danni subiti dai prodotti agroalimentari di particolare qualità, potranno accedere al Fondo di solidarietà in agricoltura. Saranno stabilizzati i lavoratori dei call center che operano nella gestione delle attività della maggior tutela per l'elettricità a rischio con la fine della transizione verso il mercato libero.

 


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