Riciclo di carta e cartone, l’Italia va in controtendenza rispetto al calo dell’UE

L’Italia si dimostra particolarmente virtuosa con un tasso di riciclo di carta e cartone che parte da una proiezione superiore all’80% nel 2023

Di Arianna De Felice

Trend e Scenari - Pubblicato il 01-02-2024

La carta è attualmente il materiale di imballaggio più riciclato, con tassi di riciclo superiori a tutti gli altri tipi di imballaggio comuni. Attualmente infatti, circa l'82% degli imballaggi in carta e cartone viene riciclato in Europa, rispetto al 76% degli imballaggi metallici, al 76% degli imballaggi in vetro e ad appena il 38% di quelli in plastica. 
Nonostante questo primato, il riciclo di carta e cartone è in calo dal 2015 e, se continua così, nel 2030 sarà pari a solo il 77%.

A sottolinearlo sono i dati dell'ultima ricerca “Wasted Paper: A Pathway To Better Recycling” condotta da DS Smith, la multinazionale britannica di imballaggi.

Lo studio sul riciclo di carta e cartone in UE

Secondo le stime future inserite nel report, se i tassi di riciclo del packaging in carta e cartone nell'UE riuscissero ad aumentare anche solo del 9% entro il 2030 potrebbero raggiungere le 5 milioni di tonnellate di materiale per un controvalore fino a 1 miliardo di euro. 

Per farlo, DS Smith ha proposto quattro raccomandazioni:

  • Ove non sia già previsto, legiferare per rendere obbligatoria la differenziazione a livello domestico e nelle strade.
  • Introdurre sistemi di riciclo coerenti a livello nazionale.
  • 3Standardizzare le etichette con indicazioni di riciclo e accrescere le iniziative di educazione dei consumatori.
  • Creare un impianto legislativo chiaro con l’obiettivo di sostenere gli investimenti delle aziende nel riciclo.

Carta e cartone sono i materiali di packaging più riciclati in Europa e uno dei materiali che meglio si prestano alla circolarità. Tuttavia rimane un enorme spazio di miglioramento, con la possibilità di creare valore economico e migliaia di posti di lavoro, conservando al contempo le preziose risorse del pianeta. Se i legislatori, le autorità locali, le aziende e i consumatori collaboreranno, siamo convinti di poter fare in modo che nessun packaging diventi un rifiuto”, ha dichiarato John Melia, Strategy Development and Innovation Director della Divisione Recycling di DS Smith.

Riciclo carta e cartone, la situazione in Italia

Andando a vedere nello specifico la situazione italiana, emerge che il Belpaese vive una situazione in controtendenza. Con un tasso di riciclo di crescita media dello 0,4% annuo e proiettato a raggiungere il 90% entro il 2030, l'Italia svetta tra tutti gli altri presenti in UE.

Seppur siano dati sicuramente positivi, non vuol dire che non ci sia ancora del lavoro da fare. Nello specifico i dati parlano di una proiezione di 3,9 milioni di tonnellate di materiale non riciclato, pari a un valore di 720 milioni di euro da qui al 2030.

Nel contesto della ricerca condotta, l’Italia si dimostra particolarmente virtuosa con un tasso di riciclo che parte da una proiezione superiore all’80% nel 2023, a fronte di quasi 5 milioni di tonnellate prodotte, e una proiezione tendenziale che ci dovrebbe vedere raggiungere il 90% nel 2030, ottenendo il migliore risultato tra i Paesi che hanno partecipato al sondaggio. Questo risultato testimonia l’efficacia delle normative e la sensibilità dei cittadini verso i temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare”, ha dichiarato Paolo Marini, Managing Director di DS Smith Packaging Italia.

Differenze generazionali

L'analisi ha cercato di capire non solo quali Paesi UE dovrebbero riciclare di più per portare nuovamente il dato in crescita ma anche le differenze generazionali. 

Ne emerge che, nonostante i numerosi scioperi in difesa dell'ambiente che vedono sfilare primi fra tutti i giovanissimi, sono proprio loro che potrebbero migliorare in tema di riciclo. Infatti, meno di due terzi (62%) degli europei fra i 18 e i 24 anni riciclano la maggior parte della carta e cartone che utilizzano, paragonati all’88% degli over 65. Secondo gli studi questo dato potrebbe riflettere una mancanza di comprensione e fiducia nel riciclo, considerato che solo il 62% della Gen Z è convinto che i rifiuti che producono vengono smaltiti correttamente dalle organizzazioni preposte, paragonata al 72% degli over 65. 

In Italia la percentuale di giovani fra i 18 e 24 anni che ricicla almeno l’80% della carta e cartone che utilizza è di oltre il 66%, dei quali il 54,6% è convinto che i rifiuti siano smaltiti correttamente dalle autorità e il 31% non ha un’opinione in merito.

 


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