Fondo per il sostegno alla transizione industriale, c'è tempo sino a dicembre per accedere al contributo

Obiettivo del fondo: favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici

Di Arianna De Felice

Bandi e Call - Pubblicato il 15-11-2023

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) insieme a Invitalia e con il Ministro dell’Economia e il Ministro della Transizione Ecologica, hanno aperto un Fondo per il sostegno alla transizione industriale dedicato a tutte le imprese che vogliono investire in tutela ambientale. Per presentare la domanda c'è ancora tempo fino al prossimo 12 dicembre 2023.

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale: obiettivo e finalità

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche dell'UE sulla lotta ai cambiamenti climatici. Nello specifico, si tratta di un contributo a fondo perduto pari a 300 milioni di euro che andranno alle imprese con programmi di investimento che perseguono almeno una delle seguenti finalità.

La prima riguarda una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione delle attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. Non manca poi l’ammissibilità di spese accessorie, fino a un limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

La seconda finalità dei programmi di investimento che dovranno presentare le aziende, riguarda invece un uso efficiente delle risorse dalla riduzione dell'utilizzo fino al riuso, riciclo e recupero di materie prime.

Tutti i programmi dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale e devono prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato. 

Tra le spese ammissibili rientrano il suolo aziendale e le relative sistemazioni (entro il 10% dell'investimento totale ammissibile); le opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali); gli impianti e le attrezzature varie di nuova fabbricazione; i programmi informatici, i brevetti, le licenze, i know-how e le conoscenze tecniche non brevettate; infine rientrano tra le spese ammissibili anche quelle relative alla formazione del personale.

A chi si rivolge il Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale si rivolge nello specifico a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale. 

Tra i requisiti che le aziende devono avere al momento di presentazione della domanda vi sono: l'essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese; operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019; non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero; essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi.

Il 50% delle risorse del Fondo sono pensate esclusivamente per le imprese energivore.

Come presentare la domanda

Le imprese possono presentare una singola domanda per ogni unità produttiva a prescindere dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento.
Per farlo devono accedere in via telematica alla piattaforma di Invitalia.

Una volta chiuse le candidature, cosa che avverrà il 12 dicembre 2023, verranno valutate e verrà stilata una graduatoria con lo scopo di determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento. Se dovessero verificarsi situazioni di parità di punteggio verrà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria verrà resa disponibile in una sezione dedicata sul sito di Invitalia entro 30 giorni a partire dal 12 dicembre 2023.


Potrebbe interessarti

Contatti

redazione@osservatorioeconomiacircolare.it

Ricevi la nostra newsletter

Redazione

Valentina Cinnirella

Direttrice responsabile

Simona Politini

Vicedirettrice responsabile

Osservatorio Economia Circolare è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano n. 4326/2023

Futurea S.r.l.
Piazza degli Affari 3 | 20123 - Milano (MI)
P.IVA 15942371004 | Cap. sociale € 165.629,55 i.v