Rating Sostenibilità, cos’è e come si calcola

Il rating sostenibilità, noto anche come rating ESG, permette di certificare un’azienda sulla base del suo impegno ambientale sociale e di governance

Di Arianna De Felice

Dizionario della Sostenibilità - Pubblicato il 10-04-2023

Al giorno d'oggi la sostenibilità è ormai una parola chiave in qualsiasi ambito della vita, persino quello delle imprese. Per questo motivo nasce il rating sostenibilità o rating ESG che diventa un fattore fondamentale per farsi notare nel mondo dell’opinione pubblica e degli investimenti, e in generale per dimostrare il livello del proprio impegno verso la sostenibilità. Vediamo insieme cos'è, come si calcola e quali sono le imprese italiane col punteggio più alto.

Cos’è il rating sostenibilità

Era il 2006 quando apparve per la prima volta il termine ESG nel report delle Nazioni Unite sui Principi per l’Investimento Responsabile. E fu proprio da allora che venne chiesto di inserire, come parametri della valutazione di un'azienda, anche gli indicatori Environmental, Social e di Governance. ESG, infatti, non è altro che l’acronimo di questi tre termini che, insieme, sono i tre pilastri del rating di sostenibilità che tengono conto, quindi, della salvaguardia dell'ambiente, della necessità di preservare una società equa in grado, allo stesso tempo, di tenere in salute anche la gestione dell’azienda.

Il rating sostenibilità che definisce un punteggio a ogni azienda in base ai suoi tre pilastri va, quindi, ad aggiungersi al già presente rating tradizionale che teneva conto solo delle variabili economico-finanziarie. L'obiettivo, dunque, è quello di aumentare le informazioni disponibili per ogni singola realtà imprenditoriale puntando sempre di più a una logica di trasparenza.

Avere uno score ESG alto per un'azienda è un punto a favore da non sottovalutare sia alla vista di potenziali investitori sia dell'opinione pubblica.

Come si calcola il rating ESG

Viene naturale però chiedersi: come si calcola il rating sostenibilità o ESG? Ebbene, per farlo si riuniscono diversi dati che vengono poi consegnati a delle agenzie specializzate in rating che, a loro volta, li implementeranno con altri dati. È bene sottolineare, però, che per calcolare il rating sostenibilità non esiste un solo modello ma ce ne sono vari. I più noti oggi sono il modello rating sostenibilità MSCI e quello FTSE ESG.

I dati di partenza raccolti dall’azienda stessa che si sottopone alla valutazione, offrono una panoramica sulla situazione dell’impresa relativamente ai tre pilastri ambientale, sociale e governance. 

Per quanto riguarda la E, ovvero il riferimento all’ambiente, gli indicatori che vengono presi in considerazione per calcolare il punteggio di una società sono vari e tutti studiati al fine di diminuire, se non azzerare, i fattori di rischio per l’ambiente. Tra questi vi sono, per esempio, le emissioni di CO₂, la gestione dei rifiuti, l'utilizzo delle energie rinnovabili e delle risorse naturali, l’adozione di politiche contrastanti in merito ai temi dell'inquinamento dell'aria e dell'acqua e molto altro.

Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, invece, si punta a migliorare l'ambiente di lavoro sotto ogni aspetto. In questo caso, tra i fattori presi in esame ci sono, per esempio: la tutela dei diritti dei lavoratori e rispetto dei diritti umani, qualità dell'ambiente di lavoro, sicurezza sul lavoro, responsabilità sociale, inclusività.

Infine, il tema della governance, prende in esame tutti quei fattori che possono aiutare l’azienda a rimanere in salute da un punto di gestione, etico, della policy per valorizzare il capitale e, non da ultimo, della trasparenza

Le aziende più sostenibili in Italia

A ottobre 2022 è stato presentato l'ultimo ESG Perception Index, l’osservatorio sulla reputazione di sostenibilità di Reputation Science che ha stilato la lista delle aziende considerate più sostenibili secondo i principi del rating sostenibilità.

L'analisi, nello specifico, ha coinvolto le maggiori aziende sul mercato italiano e ha estrapolato la lista delle prime 200 società che, sul web, vengono percepite come le più sostenibili. Prima di passare alla classifica delle società più green, è interessante notare che i contenuti online sul tema sono notevolmente aumentati, specie su Twitter che, da solo, ha raccolto il 31% delle citazioni dei singoli brand esaminati. 

Andando a vedere la classifica e, in particolare, le prime 20 posizioni, il podio è occupato dal settore energia con Enel, Eni e Terna. A chiudere la top five ci pensano poi Tim e Intesa Sanpaolo. Le restanti cinque posizioni, invece, sono occupate da A2A, Stellantis, Mercedes-Benz, Cassa Depositi e Prestiti e Unicredit

La seconda parte della classifica delle top 20, invece è composta da Edison, Ferrovie dello Stato italiane, Snam, Acea, Poste Italiane, BMW, Pirelli, Renault, ERG e Ferrari. 

In media, comunque, i settori emersi dalla ricerca col più alto rating sostenibilità sono energia (40%), automotive (25%), finance (20%) e, a pari merito, Media&Telco, Transport e Industry (5%).


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