Le startup greentech registrano una crescita a doppia cifra

Sono 370 le startup greentech attive oggi in Italia con una crescita a doppia cifra secondo la ricerca di B-PlanNow

Di Arianna De Felice

Trend e Scenari - Pubblicato il 28-06-2023

Il terzo trimestre del 2022 si è chiuso con circa 14.708 startup innovative totalizzando così un nuovo record. A dirlo sono i dati del Rapporto congiunto del MIMIT.

Le giovani realtà continuano a nascere in ogni settore e quello green non è certo da meno. Secondo una recente ricerca condotta dall’accelleratore B-PlanNow, infatti, attualmente in Italia esistono circa 370 startup greentech.

Le startup greentech

Lo studio svolto da B-PlanNow, ha evidenziato che nel mondo della sostenibilità, il maggior numero di startup greentech opera nel campo dell'agritech e del food (20%) seguito dall'energia (19%), l'industria (15%), la mobilità sostenibile (12%) e il riciclo (11%). A maggior distanza, seppur presenti, si collocano anche i settori del Real Estate e del Climate Monitoring.

Il rapporto ha anche cercato di capire territorialmente, dove si collocano le maggiori startup greentech. A primeggiare, non certo a sorpresa, vi è la Lombardia con circa il 22% del totale, seguita dal Lazio col 12% e dal Piemonte che chiude il podio conquistando una medaglia di bronzo con l’11%. Neanche a dirlo le città dove nascono il maggior numero di nuove realtà green sono proprio i capoluoghi delle regioni appena citate ovvero Milano, Roma e Torino.

«Analizzando i dati dell’ultimo State of Climate Tech Report di PricewaterhouseCoopers – ha spiegato Nicola Zanetti, CEO e founder di B-PlanNow - notiamo come la crescita del capitale investito in startup green a livello globale abbia superato il 200% tra 2020 e 2021, toccando gli 87 miliardi di dollari. In Italia non abbiamo questi numeri ma possediamo un ecosistema giovane e con grandi possibilità».

Se il numero delle startup a tema green è, infatti, ancora basso tanto da non raggiungere il 3% del totale delle giovani realtà, va sottolineato che nell'ultimo periodo vi è stata una notevole impennata a doppia cifra pari a +42%. Diversi sono stati i motivi che hanno spinto le nuove realtà a cercare soluzioni innovative sostenibili ma, sicuramente, al primo posto vi è il forte incremento degli investimenti fatti nel settore. Basti pensare, infatti, che solo in Italia si parla di circa 700 milioni di euro raccolti di cui il 29% in ambito Agritech, il 23% per rinnovabili e affini e il 15% per la mobilità sostenibile.

In conclusione, la ricerca ha anche voluto capire dove le startup greentech reinvestono i fondi ottenuti e, il risultato, è soprattutto in Ricerca & Sviluppo (58%), seguita dal Marketing (21%).

Essere green (e dimostrarlo)

L'attenzione alla sostenibilità è alta da parte di tutte le persone coinvolte negli investimenti. Questo vuol dire che non solo le giovani realtà puntano a essere green ma che anche i loro investitori richiedono dettagli precisi per capire quanto lo sono davvero. 

Secondo una ricerca indipendente di FTI Consulting, commissionata da Amazon, solo nell'ultimo anno, infatti, due terzi degli investitori pari al 69%, ha chiesto informazioni sulle credenziali di sostenibilità delle startup prima di investirci.

Non solo, allargando la visuale a livello europeo, sono molti (circa il 52%) gli investitori che hanno rifiutato un'opportunità perché erano preoccupati proprio di queste credenziali green. Nello specifico, a preoccupare di più i possibili investitori sono le rassicurazioni sulla sostenibilità della logistica lungo tutta la catena di fornitura e sui processi di gestione responsabile dei rifiuti.

 


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