Sustainability Manager, in Italia solo il 7% delle aziende ne ha uno

Nonostante la riconosciuta importanza nella sua capacità di accelerare il business, in Italia solo il 7% delle aziende ha un Sustainability Manager. I risultati dello studio Deloitte

Di Arianna De Felice

Strategie ESG - Pubblicato il 11-09-2023

Con l’aumento dell’interesse aziendale per i temi green, nascono anche nuove figure professionali anche se restano, per ora, ancora una piccola nicchia, o almeno in Italia. Tra queste vi è anche il Sustainability Manager, ovvero colui che si occupa di garantire la conformità alle normative ambientali, energetiche e di sicurezza, che è alla continua ricerca di politiche e iniziative sostenibili e che si occupa sensibilizzare verso i temi della sostenibilità il resto dell’azienda. Una figura di rilievo dunque tanto che, sempre più spesso, la sua presenza aiuta ad accelerare il business aziendale ma, nonostante questo, in Italia solo il 7% delle aziende ha un Responsabile della Sostenibilità. A dirlo sono i dati di un recente rapporto di Deloitte “Il ruolo del Sustainability Manager”, che indaga su come viene gestita la sostenibilità all’interno delle aziende e  su quanto appunto sia diffusa la figura del Responsabile della Sostenibilità.

Investimenti nella sostenibilità

Per capire come mai il ruolo del responsabile della sostenibilità è così poco diffuso bisogna partire dall'origine e chiedersi: quanto si investe in sostenibilità in Italia? Secondo i dati ancora poco, troppo poco. Tra le imprese italiane, infatti, è poco meno di un quinto che investe nella sostenibilità. Ma non solo, la maggior parte delle aziende che non hanno in programma di realizzare un Piano di Sostenibilità è tendenzialmente meno incline della media a prevedere investimenti in tale area: è il 92% di queste ad affermarlo, contro la media dell’82%. 

Tra coloro che invece hanno deciso di investire nella sostenibilità, la maggior parte l'ha fatto attraverso l'integrazione di tecnologie sostenibili, seguita da progetti di sostenibilità interni all’azienda e dall’intenzione di innovare i prodotti e servizi.

«Le aziende sono oggi chiamate a mettere a fuoco un nuovo approccio alla sostenibilità. Non si tratta solo di individuare e realizzare azioni che riflettano una maggiore attenzione all’ambiente o ambiscano a una superiore ricaduta sociale. Si tratta di sviluppare una concreta integrazione strategica delle tematiche ESG nel modello di business, ripensando i rapporti con tutti gli stakeholder e aggiornando i prodotti e i servizi venduti sul mercato, nell’ottica di una crescente generazione di valore», ha commentato Franco Amelio, Deloitte Sustainability Leader.

Chi è il Sustainability Manager e i numeri in Italia

Secondo le analisi di Deloitte, in Italia, il Sustainability Manager è presente solo nel 7% delle aziende, percentuale che sale al 37% se si prendono in considerazione solo le imprese con più di 50 dipendenti. 

Ma quali competenze ha il responsabile della sostenibilità? Secondo un'azienda su due tra quelle intervistate, il Sustainability Manager deve innanzitutto avere competenze tecniche specifiche (dall’ambito energetico alle scienze dei materiali). A queste si aggiungono poi competenze trasversali come la capacità di ascolto e comunicazione, la cui rilevanza viene indicata dal 45% delle aziende e la capacità di avere una visione di lungo periodo. 

Le realtà che hanno già istituito un Responsabile della Sostenibilità, se confrontate con la media, dimostrano un approccio più integrato alla sostenibilità. Per esempio è maggiore il tasso di adozione del Piano di sostenibilità rispetto alla media delle aziende italiane: passa dal 3% al 73% la quota di chi lo ha già formalizzato e dall’1% al 19% quella di chi lo ha in programma nei prossimi dodici mesi.

Dati positivi anche per quanto riguarda il quadro di rendicontazione che, nelle aziende che hanno un Sustainability Manager, viene istituito dall'85% di cui il 44% lo fa già da due anni. Anche rispetto alla comunicazione delle iniziative di sostenibilità, circa 8 responsabili della sostenibilità su 10 dichiarano di diffondere obiettivi, progetti e risultati, contro una media italiana del 12%.

Infine, per capire meglio l'importanza data a questa figura, è utile capire la gerarchia aziendale nella quale si colloca. Nel 31% dei casi i responsabili della sostenibilità (RSO) riportano direttamente all’Amministratore Delegato, nel 25% riportano al Direttore Operativo e nel 14% dei casi al Responsabile di Produzione. Limitato, per ora, il numero di persone dedicate ai team degli RSO: il 43% dei RSO ha disposizione al massimo due persone, il 26% ne ha al massimo 5, il 10% ha 10 persone e solo il 7% ne ha più di 10.

Il futuro del Sustainability Manager

Aziende e anche gli stessi Responsabili della Sostenibilità pensano che il ruolo potrà solo che crescere da qui ai prossimi cinque anni. Per le aziende la spinta principale verrà dalle aspettative degli stakeholder, dai clienti (per il 37%) e dai fornitori (per il 20%) più che dall’azionariato (per il 13%). Da non sottovalutare anche la necessità di gestire situazioni critiche anche in termini reputazionali. Minore attenzione, invece, è riservata all’evoluzione normativa, che solo una azienda su 4 identifica come rilevante.
Non sono della stessa idea i Sustainability Manager secondo i quali la maggioranza riconosce un ruolo rilevante alla compliance normativa, seguita dalla gestione del rischio e dallo sviluppo di una cultura aziendale della sostenibilità. 

«I responsabili aziendali della sostenibilità oggi sono chiamati a svolgere funzioni operative e a offrire, nel contempo, visione e capacità di indirizzo. Se a ciò sommiamo le diverse formazioni professionali degli attuali manager della sostenibilità, ben comprendiamo la varietà di soluzioni organizzative adottate dalle aziende, non solo nel nostro Paese. Siamo dunque in una fase evolutiva, e l’auspicio è che si arrivi rapidamente a consolidare il ruolo di queste figure, cui spesso è delegata anche l’interlocuzione con stakeholder portatori di esigenze tra loro differenziate», commenta Stefano Pareglio, Presidente di Deloitte Climate&Sustainability.


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