ESRS, l'Unione Europea ha adottato gli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità

Questa settimana la Commissione Europea ha adottato gli European Sustainability Reporting Standards per l’elaborazione dei Report di Sostenibilità da parte delle aziende soggette alla loro pubblicazione

Di Arianna De Felice

Normative - Pubblicato il 04-08-2023

Un nuovo passo in avanti per un futuro sempre più sostenibile è stato compiuto: la Commissione Europea ha adottato gli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità (European Sustainability Reporting Standards - ESRS) che dovranno essere utilizzati da tutte le società soggette alla direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD).

Cosa sono gli standard europei di sostenibilità ESRS

Gli ESRS adottati dalla Commissione andranno a coprire l'intera gamma di questioni ambientali, sociali e di governance, compresi i cambiamenti climatici, la biodiversità e i diritti umani. La direttiva permetterà così all'Europa di allinearsi il più possibile con gli standard già presenti nel mondo come l'International Sustainability Standards Board (ISSB) e la Global Reporting Initiative (GRI).

Gli ESRS serviranno a far conoscere a investitori ma anche alle organizzazioni della società civile, consumatori e altre parti interessate, le prestazioni di sostenibilità delle aziende. Ad oggi, infatti, sebbene alcune informazioni siano già condivise dalle imprese con terzi, non sono sufficienti oppure vengono omesse parti ritenute interessanti dagli investitori. In sintesi, non avendo fino ad oggi standard comuni, comprendere e comparare i Report di Sostenibilità di diverse aziende non è così immediato. Con l’adozione degli ESRS, tutto questo cambierà.

Per il momento, saranno escluse dalla direttiva contabile le PMI fatta eccezione delle PMI quotate. 
Gli standard approvati si basano sui pareri tecnici stilati dall'EFRAG (precedentemente noto come European Financial Reporting Advisory Group) che ha presentato le proposte alla fine del 2022.
La Commissione, una volta ricevute e analizzate, ha apportato alcune modifiche che rientrano in tre linee d’azione principali: introduzione graduale di alcuni obblighi di comunicazione; maggiore flessibilità alle aziende per decidere esattamente quali informazioni sono rilevanti nelle loro circostanze; volontarietà di alcuni dei requisiti proposti.

«Gli standard che abbiamo adottato oggi sono ambiziosi e rappresentano uno strumento importante a sostegno dell'agenda della finanza sostenibile dell'UE. Trovano il giusto equilibrio tra la limitazione dell'onere per le società che effettuano segnalazioni e allo stesso tempo consentono alle aziende di mostrare gli sforzi che stanno compiendo per rispettare l' agenda del green deal e, di conseguenza, avere accesso a finanziamenti sostenibili», ha dichiarato Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l'Unione dei mercati dei capitali.

I 12 principi di rendicontazione di sostenibilità

La Commissione Europea ha approvato 12 principi di rendicontazione di sostenibilità che, oltre ai requisiti generali e all'informativa generale, riguardano ambiente, sociale e governance

Per quanto riguarda l'ambientale vi sono: ESRS E1 Cambiamento climatico; ESRS E2 Inquinamento; ESRS E3 Risorse idriche e marine; ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi; ESRS E5 Risorse ed economia circolare. Per il sociale invece, vi sono: ESRS S1 Forza lavoro propria; ESRS S2 Lavoratori della catena del valore; ESRS S3 Comunità interessate; ESRS S4 Clienti e utenti finali. Infine, per la Governance, c'è ESRS G1 Condotta aziendale.

La Commissione si è espressa inoltre favorevolmente a un inserimento graduale per i primi tre anni di rendicontazione nel caso in cui non siano disponibili tutte le informazioni. 

Se le informazioni generali sono obbligatorie per tutte le società che rientrano nell'ambito CSRD, tutti gli altri standard sono soggetti a una valutazione di materialità ovvero la società riporterà solo le informazioni che ritiene rilevanti per il proprio modello di business e attività. Ovviamente le informazioni che verranno omesse necessiteranno di una spiegazione dettagliata.

Prossimi passi

In seguito all'approvazione dell'ESRS da parte della Commissione Europea ora, nella seconda metà di agosto, il regolamento sarà formalmente trasmesso al Parlamento Europeo e al Consiglio che potranno esaminarlo per un periodo di due mesi, prorogabile di altri due (previsionalmente fino al 31 dicembre 2023). La prima applicazione, per le società quotate e gli enti di interesse pubblico, dovrebbe essere da gennaio 2024.

 

 

 


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