Gestione dei dati ESG, una delle principali sfide per le aziende

Per il 63% delle aziende intervistate da Bloomberg la copertura e la qualità dei dati ESG è la principale preoccupazione

Di Arianna De Felice

Trend e Scenari - Pubblicato il 29-04-2024

Il volume dei dati ESG continua ad aumentare dando così vita a una delle principali sfide che le imprese si trovano a dover gestire oggi. Secondo le ultime analisi del sondaggio di Bloomberg "European ESG Data Trends Survey 2024", infatti, il 41% degli intervistati cita la continua evoluzione dei nuovi dati ESG da produrre come la principale sfida nella gestione dei dati stessi.

Il sondaggio ha coinvolto circa 200 partecipanti ai mercati finanziari con sede in Europa e, in particolare, a Londra, Stoccolma, Ginevra, Amsterdam, Francoforte, Parigi e Milano. L'analisi, nello specifico, si è concentrata sulle priorità dei dati ESG, sulle sfide e sulle pratiche di gestione dei dati stessi.

L’attenzione ai dati ESG nelle imprese

Qual è la tua massima priorità in termini di dati ESG? Con questa domanda si apre il sondaggio di Bloomberg che vede al primo posto la necessità e volontà delle aziende di rispettare i requisiti normativi (35%). Seguono poi il voler raggiungere gli obiettivi di rischio climatico e zero emissioni nette (18%), misurare le performance nel ritorno degli investimenti (17%), valutare l'impatto degli investimenti (14%) e valutare e controllare i Rating ESG (13%).

A ostacolare potenzialmente le priorità appena menzionate sono i problemi di copertura e di qualità dei dati ESG, citati da oltre la metà degli intervistati, pari al 63%, come la loro principale preoccupazione.

Sfide che non faranno che crescere con l'entrata in vigore della Direttiva Corporate Sustainability Reporting (CSRD) che è destinata ad aumentare il volume e la complessità dei dati ESG.

Le sfide della gestione dei dati ESG

Andando ad analizzare nel dettaglio la principale sfida della gestione dei dati ESG riguarda, come abbiamo visto, la capacità di adattarsi a dati in costante evoluzione (41%). Non bisogna dimenticarsi infatti che l'integrazione di nuovi dati ESG può essere un processo piuttosto lungo che richiede, oltre che tempo, anche risorse: fattori che potrebbero portare molte aziende a non riuscire a svolgere questa attività più di una o due volte all'anno.

Tra le altre sfide emergono poi: riuscire a collegare i dati ESG ad altri dati esistenti (25%); rispettare i requisiti normativi di reporting (18%) e la gestione di più feed ESG dei fornitori (16%).

Ma come le aziende stanno rispondendo a queste sfide? Secondo Bloomberg circa un terzo, pari al 38%, ha gestito i propri dati ESG a livello centrale con una soluzione proprietaria, un altro terzo, circa il 32%, ha affermato che sono gestiti individualmente da ciascuna unità aziendale, il 10% invece li ha dati in outsourcing. Infine, va detto che una fetta ancora fin troppo alta, pari a circa il 20%, sta ancora stabilendo la propria strategia di gestione dati.

"Sebbene la qualità e la comparabilità rimangano una sfida globale, la gestione dei dati sta diventando sempre più centrale per le aziende in Europa. Se le aziende non riescono a organizzare i propri dati ESG, non possono prendere decisioni in modo efficace utilizzando tali informazioni", ha affermato Nadia Humphreys, responsabile Sustainable Finance Data Solutions di Bloomberg. 


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